- Dolcetto d'Alba DOC
- Dolcetto 100%
- Fermentazione spontanea
- Macerazione e fermentazione alcolica in tini aperti di acciaio
- Fermentazione malolattica e elevazione in contenitori di acciaio
- Affinamento in bottiglia per almeno 3 mesi
- Vigneti nei comuni di: Monforte d'Alba: Cascina Pe Mol e Castelletto Novello: Ravera e Rocche di San Nicola Barolo: Rivassi
- Gradazione alcolica: 13%
- Tempo di beva consigliata: 2017 – 2021
Dolcetto d’Alba 2016
Piacevole semplicità
Note di degustazione
Il Dolcetto d'Alba 2016 è il vino della gioventù spensierata, a suo modo complesso e di grande generosità.
Il colore è rubino intenso, piuttosto vivo anche per i frequenti riflessi violetti.
Esuberante è il profumo, decisamente fruttato, con note di ciliegia marasca, prugna e confettura di frutti rossi. Pochi sono i sentori eterei e accompagnano quelli speziati, che si accentuano con il tempo che passa.
Secco e moderatamente caldo è il sapore, vigoroso e compiacente, concluso da una gradevole nota amarognola.
Punteggi per l´annata 2016
Vinous 90 points
Andamento dell'annata 2016
Nel 2016, l'inverno è stato mite e poco nevoso. Le prime settimane dell'anno sono state molto secche. Le precipitazioni, soprattutto pioggia, sono arrivate a fine febbraio. Fresca è stata la primavera, soprattutto aprile e maggio, con numerose precipitazioni. Di solito, maggio è come un anticipo dell'estate. In Langa lo chiamano la "caldaia di maggio", ma nel 2016 non ha bollito.
L'estate si è rivelata una stagione alterna. I primi calori sono arrivati a fine giugno e, poi, c'è stata un'alternanza continua tra brevi periodi di caldo (5-7 giorni) e temporali improvvisi che riportavano temperature più miti.
A fine agosto il clima ha cambiato ritmo. L'ultima fase del mese e tutto settembre hanno regalato le giornate migliori. A un certo punto, si è innescato il clima "autunnale", caldo di giorno e fresco di notte, con le temperature diurne che sfioravano spesso i 30 gradi.
Nelle vigne di Langa, il clima 2016 ha condizionato le fasi vegetative della vite.
Lo scarso freddo invernale ha favorito il germogliamento precoce; poi lo sviluppo vegetativo ha cominciato a rallentare. Fioritura e allegagione sono avvenute in leggero ritardo rispetto alla media, ma con regolarità, influenzando positivamente la fertilità dell'annata.
D'estate, il rallentamento delle fasi vegetative è stato più consistente e così l'invaiatura è iniziata 13-15 giorni dopo rispetto al 2015, tra il 25 luglio e il 10 di agosto.
Questo ritardo ha influenzato le fasi finali di maturazione e i periodi di raccolta delle varie uve. La vendemmia del Dolcetto si è svolta nell'ultima decade di settembre.